Il tofu, conosciuto anche come “formaggio di soia” è un alimento ricco di storia e proprietà nutritive che negli ultimi anni ha conquistato un posto nella dieta di molte persone, specialmente in Italia. Questo prodotto, amato da vegani e vegetariani, ma sempre più apprezzato anche da chi segue un regime alimentare onnivoro, ha un’origine millenaria e una versatilità che, effettivamente, lo rendono protagonista in numerose ricette.
Che cos’è il tofu?
Il tofu è un alimento a base di soia, ottenuto attraverso la coagulazione del latte di soia e successiva pressatura in blocchi, un processo che lo rende simile al formaggio per consistenza e aspetto. È una fonte di proteine vegetali, privo di colesterolo e con un basso contenuto di grassi, il che lo rende una scelta salutare per chi cerca di mantenere un regime alimentare equilibrato. Magari poco gustosa e di certo non particolarmente gradita a chi, come noi, ama i sapori della tradizione ma… è sicuramente salutare.
Tofu: origini e leggende
Il tofu ha origini antichissime che risalgono alla Cina di oltre 2.000 anni fa, durante la dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.). La sua invenzione è attribuita, secondo una leggenda popolare, a un principe cinese chiamato Liu An. Si racconta che Liu An, nel tentativo di creare un elisir di lunga vita, mescolò latte di soia con il nigari (un coagulante naturale derivato dal sale marino). Inaspettatamente, ottenne una sostanza solida e morbida che divenne presto un elemento base nella cucina cinese. Il tofu si diffuse in seguito in Giappone e Corea, dove divenne parte integrante della dieta locale, per poi arrivare in Occidente grazie agli scambi culturali e commerciali del XX secolo.
Come si prepara?
La preparazione del tofu inizia dalla soia, che viene ammollata in acqua e poi macinata per ottenere il latte. Questo liquido viene riscaldato e coagulato con l’aggiunta di sostanze come il nigari o il solfato di calcio. Il coagulo ottenuto viene quindi pressato in stampi per creare i blocchi di tofu. Esistono diverse varianti di tofu che si distinguono per consistenza e uso culinario: tofu morbido (Silken Tofu), ideale per creme, dessert o zuppe. Tofu sodo, adatto per cotture alla griglia, fritture o ricette che richiedono una consistenza compatta. Tofu affumicato o aromatizzato, per aggiungere sapore a piatti freddi o insalate.
Caratteristiche organolettiche
Il tofu ha un sapore neutro, insipido per chi lo prova per la prima volta. Tuttavia, proprio questa caratteristica lo rende straordinariamente versatile: assorbe facilmente i sapori degli ingredienti con cui viene cucinato. Può essere marinato, grigliato, fritto, cotto al vapore o utilizzato come base per salse e dolci. Dal punto di vista nutrizionale, è una miniera di proteine complete, contenendo tutti gli aminoacidi essenziali. È anche ricco di calcio, ferro e isoflavoni, composti naturali che possono avere benefici per la salute, come il supporto alla salute delle ossa e la regolazione degli ormoni.
Il successo del tofu in Italia
In Italia, il tofu ha trovato un terreno fertile grazie al crescente interesse verso l’alimentazione sostenibile e le diete plant-based. Negli ultimi anni, sempre più italiani hanno scelto di ridurre il consumo di carne per motivi etici, ambientali o salutistici, e il tofu è diventato un’alternativa ideale. Un altro motivo del successo del tofu è la sua versatilità in cucina. Si presta a reinterpretazioni di piatti tradizionali come lasagne vegetariane, sughi per la pasta, o secondi piatti saporiti. Inoltre, il tofu affumicato o aromatizzato con erbe mediterranee può sposarsi con i sapori della cucina italiana.
Il tofu può sostituire la carne?
Uno dei temi più discussi quando si parla di tofu è se possa davvero sostituire completamente la carne nella dieta. La risposta dipende dal contesto. Dal punto di vista proteico, il tofu è un eccellente sostituto della carne, poiché fornisce una buona quantità di proteine di alta qualità. Tuttavia, ci sono alcune differenze nutrizionali. Ad esempio, è privo di vitamina B12 e di certi tipi di ferro facilmente assorbibili, che si trovano nella carne. Per questo motivo, chi adotta una dieta vegana deve integrare queste sostanze con altri alimenti fortificati o con integratori. Culturalmente, il tofu rappresenta una scelta che va oltre la mera sostituzione della carne: per chi lo consuma abitualmente è come fosse il simbolo di una filosofia alimentare più sostenibile e consapevole, che cerca di ridurre l’impatto ambientale e promuovere il benessere degli animali.
Si può essere più o meno d’accordo su questa visione del cibo da portare a tavola ma va detto che il tofu sorprende un po’ tutti noi per il suo essere davvero “semplice” e per la sua capacità di adattarsi a una cucina sempre più globale.
L’immagine in copertina è di Toukou Sousui 淙穂鶫箜, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons.
Flavio Semprini è un giornalista professionista free-lance. Scrive di sport, enogastronomia, edilizia e turismo e si occupa di uffici stampa e comunicazione per aziende, associazioni ed enti sia pubblici che privati. Ha scritto diversi libri, alcuni sulla cucina romagnola, utilizzando per questi ultimi il doppio pseudonimo di Luigi Gorzelli/Paolo Castini.