Quelli che stiamo vivendo sono, probabilmente, i giorni più caldi dell’anno. L’afa è spesso insopportabile e le docce continue non bastano ad alleviare il senso di “bollore”. Come possiamo aiutarci? Beh… magari non sarà una soluzione definitiva ma una bella granita siciliana ci starebbe proprio bene. Ma perché parliamo di granita siciliana e non di granita tout-court? Proviamo a raccontare…

Le caratteristiche della granita siciliana

La granita siciliana è un simbolo di freschezza e tradizione dell’isola. Questo dessert ghiacciato che si distingue per la sua consistenza fine e cremosa, offre un’esperienza sensoriale unica che lo differenzia nettamente dalle altre granite nel mondo. Attraverso i secoli, si è evoluta in diverse varianti, ognuna con caratteristiche specifiche che riflettono le diverse anime della Sicilia. Quali sono queste caratteristiche? La granita siciliana si distingue principalmente per la sua texture. A differenza delle altre, che spesso risultano granulose e cristalline, quella isolana è sorprendentemente liscia e setosa. Questo risultato si ottiene grazie a un processo di preparazione che richiede una lenta mantecatura, durante la quale il composto viene continuamente mescolato mentre si raffredda. Questa tecnica consente di ottenere una consistenza simile a quella di un sorbetto, ma più morbida e con un gusto più puro e concentrato.

I diversi tipi di granita siciliana

Esistono molte varietà di granita siciliana, ognuna con sapori distinti che variano a seconda della stagione e delle tradizioni locali. Tra i gusti più celebri e tradizionali troviamo:

  • Granita al limone. Un classico intramontabile, fatta con limoni freschi siciliani, nota per il suo sapore rinfrescante e agrumato.
  • Granita alla mandorla. Preparata con pasta di mandorle, è una delle più amate e rappresenta un perfetto equilibrio tra dolcezza e cremosità.
  • Granita al caffè. Particolarmente popolare a Catania, spesso servita con una spruzzata di panna montata.
  • Granita al gelsomino. Una variante più rara, ma molto apprezzata per il suo profumo delicato e il gusto raffinato.
  • Granita ai frutti di bosco. Realizzata con frutti freschi di stagione, offre una combinazione di dolce e acidulo.
  • Granita al cioccolato. Un’opzione più ricca e golosa, perfetta per gli amanti del cioccolato.

Le città della granita

In Sicilia, molte città si contendono la palma di migliore granita. Tra queste, Catania e Messina sono particolarmente “agguerrite”. A Catania, la granita al caffè, come abbiamo scritto poche righe sopra, è una vera istituzione, spesso consumata a colazione e accompagnata dalla tipica brioche col tuppo (tuppo è il termine siciliano per indicare lo chignon francese; noterete, infatti, che la brioche col tuppo ricorda la testa di una donna con lo chignon, acconciatura molto diffusa in Sicilia in passato). Messina, invece, è famosa per la granita alla fragola e alla panna, oltre che per la sua versione alla mandorla. Altre città come Acireale e Noto vantano anche loro versioni eccellenti, spesso caratterizzate da ingredienti locali unici.

La storia della granita siciliana

La storia della granita siciliana è antica e affascinante e risale al periodo della dominazione araba in Sicilia, intorno al IX secolo. Gli Arabi portarono con loro la ricetta dello sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta e fiori. In Sicilia, questa tradizione si trasformò grazie all’uso della neve proveniente dalle montagne dell’Etna e delle Madonie, che veniva conservata nelle neviere, grandi fosse scavate nel terreno e ricoperte di paglia. Con il passare dei secoli, l’arte di fare la granita si perfezionò, soprattutto durante il periodo barocco, quando divenne un simbolo di raffinatezza e lusso. Da allora, la granita siciliana è diventata un elemento fondamentale della cultura gastronomica dell’isola, tramandata di generazione in generazione.

Leggende e curiosità

Una delle leggende più affascinanti sulla granita siciliana riguarda proprio le neviere dell’Etna. Si narra che nel XVIII secolo, durante un’eccezionale eruzione del vulcano, un giovane pastore trovò rifugio in una di queste neviere. Per sopravvivere, il pastore mescolò la neve con il succo dei limoni che aveva con sé, creando così una primitiva versione della granita al limone. Quando fu ritrovato, raccontò la sua scoperta e da allora la granita al limone divenne popolare in tutta la Sicilia. Una leggenda, appunto, dacché noi sappiamo che la granita esisteva già da tempo.

Come si fa una granita siciliana

La preparazione della granita siciliana è un’arte che richiede tempo e pazienza. Gli ingredienti principali sono semplici: acqua, zucchero e frutta o altri aromi naturali. Ecco un processo di base per preparare una granita siciliana al limone. Ingredienti: 500 ml di acqua; 200 g di zucchero; 250 ml di succo di limone fresco; scorza di limone grattugiata (opzionale). Procedimento: in una casseruola sciogliere lo zucchero nell’acqua a fuoco medio fino a ottenere uno sciroppo semplice. Lasciar raffreddare completamente. Aggiungere il succo di limone e, se desiderato, la scorza di limone allo sciroppo raffreddato. Versare il composto in un contenitore di metallo e riporre nel congelatore. Ogni 30 minuti, rimuovere il contenitore dal congelatore e mescolare vigorosamente con una forchetta per rompere i cristalli di ghiaccio. Questo passaggio è cruciale per ottenere la caratteristica consistenza liscia della granita siciliana. Continuare a mescolare ogni 30 minuti fino a quando la granita non raggiunge la consistenza desiderata, solitamente dopo circa 3-4 ore.

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