Ada Giaquinto (prenderà il cognome del marito, lo scultore, critico musicale e cuoco dilettante Enrico Boni dopo il matrimonio), é nata il 9 febbraio 1881 a Roma ed è stata una figura fondamentale nella storia della cucina italiana. Oggi in pochi ricordano il suo nome ma il suo libro “Il Talismano della Felicità”, pubblicato per la prima volta nel 1929 e rieditato più volte nel corso degli anni visto il gran successo che otteneva, la rese famosissima e rivoluzionò il modo in cui le donne italiane approcciavano la cucina domestica. Questa sua opera ha attraversato i decenni, rimanendo un punto di riferimento imprescindibile nelle case italiane e influenzando generazioni di cuochi casalinghi perlomeno fino agli anni ’60 del secolo scorso. In pratica, la Boni diventò quel che fu Pellegrino Artusi per la cucina italiana della fine dell’Ottocento. Il gastronomo forlivese raccolse quante più ricette poté, cercando di sistematizzarle e renderle utili a tutti nel suo “La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene”; la Boni, nel suo libro (che arricchirà di spunti in ogni nuova edizione), ci mise anche l’esperienza di cuoca provetta.
Ada Boni: origini e formazione
Ada Boni cresce in una famiglia benestante di Roma, dove sin da giovane manifesta una grande passione per la cucina. In un’epoca in cui il ruolo della donna era strettamente legato alle attività domestiche, Ada riesce a trasformare questa realtà in una carriera di successo. E non è poco. Grazie alla sua formazione culturale e alla sua determinazione, si dedica allo studio della gastronomia con l’obiettivo di diffondere la conoscenza culinaria tra le donne italiane. Per questo, nel 1915, fonda la rivista “Preziosa”, un periodico dedicato “all’altra metà del cielo” che trattava vari temi, dalla moda alla cura della casa, ma soprattutto si occupava cucina. Questa rivista rappresenta uno dei primi esempi di pubblicazione interamente dedicata alle lettrici, offrendo ricette pratiche e consigli utili per la gestione domestica. Fu proprio grazie a “Preziosa” che Ada Boni iniziò a costruire la sua reputazione di esperta culinaria, conquistando un pubblico sempre più ampio.
Ada Boni e il “Talismano della Felicità”
Il suo vero capolavoro arriva nel 1929 con la pubblicazione de “Il Talismano della Felicità”. Si tratta di un libro di cucina concepito come un manuale pratico per la gestione della casa, contiene oltre 2000 ricette e copre una vasta gamma di piatti, dai più semplici ai più elaborati. L’opera è strutturata in modo da essere accessibile anche alle cuoche meno esperte, con istruzioni chiare e dettagliate che guidano passo passo nella preparazione delle pietanze. Non è solo una raccolta di ricette ma un vero e proprio compendio di consigli per la vita quotidiana, dai suggerimenti per la spesa alla conservazione degli alimenti, dall’organizzazione di pranzi e cene formali alla preparazione di piatti per le grandi occasioni. Quest’approccio completo e sistematico rese il libro un punto di riferimento indispensabile per generazioni di donne, trasformandolo in un best-seller per molto tempo.
Ada Boni e il suo impatto sulla cucina italiana
Ada Boni ha avuto un impatto duraturo sulla cucina italiana, contribuendo a diffondere e preservare le tradizioni culinarie del Belpaese. Il suo lavoro ha reso accessibili ricette che altrimenti sarebbero potute andare perdute e ha incoraggiato le donne a sperimentare, promuovendo un’idea di cucina come atto creativo e culturale. Come scritto poc’anzi, “Il Talismano della Felicità” ha avuto numerose ristampe e aggiornamenti nel corso degli anni, mantenendo viva la sua rilevanza anche in epoche di cambiamenti sociali e tecnologici. La cuoca romana è stata, inoltre, una delle prime a intuire l’importanza di una cucina sana e bilanciata. Nei suoi libri, infatti, non mancano sezioni dedicate all’alimentazione corretta e ai suggerimenti per una dieta equilibrata, anticipando temi che sarebbero diventati di grande attualità solo molti anni dopo.
Cosa ci lascia Ada Boni?
L’influenza di Ada Boni va oltre le sue pubblicazioni. Il suo approccio metodico e appassionato alla cucina ha ispirato numerosi altri autori e cuochi, contribuendo a elevare lo status della cucina italiana nel mondo. La sua capacità di combinare tradizione e innovazione, di rendere accessibili tecniche complesse e di valorizzare ingredienti semplici, è stata fondamentale per la diffusione della cultura gastronomica nazionale. Ha dimostrato che la cucina non è solo una questione di nutrizione, ma un’arte che richiede dedizione, creatività e conoscenza. Inoltre, possiamo dire che la sua visione ha contribuito a ridefinire il ruolo della donna nella società, attribuendo alla gestione della casa e alla preparazione dei pasti una dignità e un’importanza nuove.
Ada Boni: umile ma importante!
Nonostante il grande successo professionale, Ada Boni mantenne sempre un basso profilo riguardo alla sua vita personale, dedicandola alla famiglia oltre che alla sua passione per la cucina. La sua riservatezza e umiltà non fecero altro che accrescere la sua aura di autorevolezza e rispetto. Morì nel 1973 a novantadue anni e oggi riposa accanto al marito nella tomba di famiglia nel cimitero monumentale del Verano a Roma. Dopo la sua scomparsa, Arnoldo Mondadori Editore pubblicò un libro di ricette regionali tratto dai suoi articoli sul settimanale “Arianna”: “La Cucina Regionale Italiana”. L’ultimo regalo di una grande cuoca.
Nell’immagine di copertina, Ada Boni. Foto di Maga maghetta, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons.
Flavio Semprini è un giornalista professionista free-lance. Scrive di sport, enogastronomia, edilizia e turismo e si occupa di uffici stampa e comunicazione per aziende, associazioni ed enti sia pubblici che privati. Ha scritto diversi libri, alcuni sulla cucina romagnola, utilizzando per questi ultimi il doppio pseudonimo di Luigi Gorzelli/Paolo Castini.