Qualche tempo fa, abbiamo dedicato un articolo di questo blog alla cucina della Basilicata, quale simbolo di una civiltà culinaria a torto considerata di secondo piano. Ora vogliamo trattare un’altra regione italiana, anche questa tenuta in minor conto riguardo al cibo: l’Abruzzo. In realtà, il territorio che ha per capoluogo L’Aquila, ha tanto da donare in termini di piatti e territorio. L’Abruzzo è ricco di tradizioni, paesaggi mozzafiato e storia che creano una cultura culinaria straordinaria. Dalle montagne dell’entroterra fino alle coste, la cucina abruzzese è un tripudio di sapori autentici, basati su ingredienti semplici e genuini.

Gli spaghetti alla chitarra

L’Abruzzo è la patria di alcuni dei piatti di pasta più iconici d’Italia. La città di Fara San Martino, ad esempio, è rinomata in tutto il mondo per la produzione di pasta di alta qualità. In particolare, fra queste dobbiamo ricordare gli spaghetti alla chitarra, uno dei simboli della cucina abruzzese, che sono realizzati con un utensile tipico chiamato chitarra, una sorta di telaio di legno con fili d’acciaio, che conferisce loro la caratteristica forma quadrata. La preparazione più celebre di questi spaghetti è con il ragù di agnello, una carne che ha un forte legame con la tradizione pastorale della regione. Questo piatto è preparato con altri ingredienti semplici ma ricchi di sapore: pomodoro, cipolla, aglio e un tocco di peperoncino per aggiungere una nota piccante.

L’arrosticino, il simbolo della cucina pastorale

L’arrosticino è senza dubbio il piatto più iconico della regione. Questi spiedini di carne di pecora sono originari delle aree montuose e rappresentano il legame profondo con la tradizione pastorale. Gli arrosticini sono realizzati con carne di pecora tagliata a cubetti e infilzata su spiedini di legno, poi cotti alla brace su un particolare grill chiamato furnacella, una lunga e stretta griglia appositamente progettata per questa preparazione. La semplicità dell’arrosticino è il suo punto di forza. La carne viene condita solo con sale, ma il risultato è incredibilmente gustoso. È solitamente servito in grandi quantità, accompagnato da pane casereccio e olio d’oliva locale, e spesso gustato all’aperto durante le sagre o nei pranzi domenicali in famiglia.

Pecorino & Co.

L’allevamento ovino ha una lunga tradizione in Abruzzo e ciò si riflette anche nella produzione di formaggi. Tra questi, il pecorino abruzzese è il più celebre. Si tratta di un formaggio a pasta dura prodotto con latte di pecora, che può essere stagionato per periodi variabili. Quello più stagionato ha un sapore forte e deciso, mentre il pecorino fresco è più delicato e morbido. In ogni caso si presta a molteplici usi: grattugiato sulla pasta, servito come antipasto o utilizzato per insaporire piatti di carne e verdure. Accanto al pecorino troviamo altre specialità casearie come la ricotta di pecora, un formaggio fresco e leggero e il caciocavallo abruzzese, un formaggio stagionato di latte vaccino dal sapore aromatico e intenso.

I dolci abruzzesi

La tradizione dolciaria abruzzese è altrettanto ricca e variegata. Uno dei dolci più conosciuti è il parrozzo, un dolce tipico della provincia di Pescara, preparato con semola di grano duro, mandorle tritate e ricoperto di cioccolato fondente. Nato come una versione dolce del pane contadino, il parrozzo è diventato uno dei dolci più amati anche grazie alla sua consistenza soffice e al sapore ricco. Un altro dolce simbolico è il confetto di Sulmona, città famosa in tutta Italia per la produzione di questi dolcetti che vengono realizzati con mandorle di altissima qualità e ricoperti da uno strato di zucchero colorato. Questi confetti non sono solo un piacere per il palato, ma anche un’opera d’arte: spesso sono confezionati in composizioni che rappresentano fiori o bouquet, rendendoli un regalo tipico per matrimoni e altre cerimonie. Vanno poi ricordate le sise delle monache. Sono un dolce tipico originario di Guardiagrele. Consistono in un soffice pan di spagna suddiviso in tre “gobbe”, farcito con crema pasticcera o panna. Il nome deriva dalla particolare forma ispirata, secondo la leggenda, all’abito delle suore. Delicate e leggere, rappresentano una tradizione dolciaria molto apprezzata.

Vini e liquori d’Abruzzo

L’Abruzzo è una regione vinicola per eccellenza. Tra i vini più rinomati troviamo il Montepulciano d’Abruzzo, un vino rosso corposo e strutturato, perfetto per accompagnare i piatti di carne, in particolare l’agnello e gli arrosticini. Il Trebbiano d’Abruzzo, invece, è un vino bianco fresco e leggero, ideale per i piatti a base di pesce della costa adriatica. Tra i liquori, un posto d’onore spetta al Centerbe, un amaro ottenuto dall’infusione di numerose erbe aromatiche, spesso preparato artigianalmente. Questo distillato molto forte è tipico delle aree montane ed è un ottimo digestivo dopo un lauto pasto tipico.

E sulla costa?

L’Abruzzo non è solo montagne e pastorizia: la sua lunga costa adriatica offre una cucina di mare ricca e saporita. Uno dei piatti più rappresentativi è il brodetto alla vastese, una zuppa preparata con una grande varietà di pesci freschi (scorfano, triglie, seppie, gamberi e altro), cotti lentamente in una base di pomodoro, aglio, olio d’oliva e peperoncino. Come succede da noi in Romagna e in tanti altri luoghi d’Italia e del mondo, del brodetto ogni città costiera abruzzese ha la sua versione, variando leggermente gli ingredienti e il metodo di preparazione.

Come si può notare, la cucina abruzzese è un’ode alla semplicità e alla genuinità, un patrimonio che ha radici profonde nella tradizione contadina, pastorale e marinara della regione. Dai sapori decisi della carne e dei formaggi delle montagne, alle delicatezze del pesce della costa, vale la pena assaggiare almeno una delle sue tante prelibatezze.

L’immagine di copertina è stata generata da un programma di intelligenza artificiale.