Tra i fornitori del nostro hotel, figura anche la Centrale del Latte di Cesena. Abbiamo scelto quest’azienda, fondata il 31 luglio del 1959, dunque più di sessanta anni
fa, perché da sempre valorizza il latte proveniente dai suoi soci-allevatori garantendo ai consumatori la freschezza del prodotto (che si trasforma anche in panna, gelati, formaggi freschi e stagionati) e la tracciabilità. La logica è quella del chilometro zero a tutto vantaggio dei clienti, dell’ambiente e del territorio. Per conoscere meglio questa realtà produttiva romagnola, rimasta l’unica autonoma del settore lattiero-caseario sul territorio, abbiamo intervistato il suo direttore, Daniele Bazzocchi.
Dottor Bazzocchi, quanti sono gli hotel che servite? “Sono circa cento in tutta la Romagna. Con alcuni enti di categoria come le Associazioni degli albergatori di Rimini, Cesenatico e Igea Marina, abbiamo pure dato vita a degli accordi. Di solito, ci chiamano alberghi e strutture ricettive che cercano un’alta qualità per i loro clienti perché noi commercializziamo solo prodotti locali, fatti con latte romagnolo proveniente dalle stalle dei nostri soci. Non puntiamo sull’economicità, proprio perché noi stessi cerchiamo la qualità. Per farle un esempio, a Rimini serviamo il Grand Hotel che è un Cinque Stelle Luxury. E gli altri alberghi che ci scelgono, magari sono più piccoli e hanno meno stelle, ma hanno una grande attenzione a quello che mettono nel piatto dei loro ospiti”.
Quella di servire gli hotel, oltre a negozi, bar, pasticcerie e ristoranti, è una scelta aziendale che avete fatto fin da subito o è maturata nel tempo? “Da sempre abbiamo pensato alle esigenze di questo particolare comparto turistico. Oggi lavoriamo in questo modo: il nostro camioncino fa il “giro visite” a tutti i clienti della zona di sua competenza, dai bar, ai negozi, fino agli alberghi. Se il cliente ha bisogno di qualcosa, il nostro addetto scarica quel che serve, compila la bolla e il gioco è fatto. L’albergatore non deve neanche fare la fatica di chiamarci. E possiamo anche consegnare la domenica, cosa utilissima per un hotel perché consente di avere prodotti freschi tutti i giorni”.
A proposito di prodotti, quali sono quelli più richiesti dagli albergatori? “Beh… direi i nostri formaggi freschi come lo Squacquerone Dop e la Ricotta di Romagna aggiunta del sale di Cervia e coagulata con l’acqua termale di Fratta Terme. Poi, i nostri formaggi stagionati e i nostri gelati in vaschetta. Tutti sono lavorati con il latte fresco di alta qualità dei nostri soci, con tracciabilità garantita fino alla stalla di origine”.
In generale, quali sono i vostri prodotti di punta? “Certamente la Ricotta di Romagna, lo Squacquerone Dop e il Formaggio di Fossa. Questi ultimi due sono stati premiati anche dalla Guida “I Formaggi d’Italia” de L’Espresso. Il primo come “formaggio perfetto” e il secondo come “Eccellenza”, prendendo il massimo dei voti. Inutile dire che siamo molto orgogliosi di questi riconoscimenti che valorizzano le nostre scelte imprenditoriali”.
Parlando di scelte, come azienda siete impegnati nell’ambiente e nel sociale. “Con la nostra “Festa del Latte”, che si tiene ogni inizio autunno, cerchiamo di aiutare un po’ tutte le associazioni del territorio romagnolo e sponsorizziamo alcune realtà sportive. Utilizziamo solo energia verde fin dall’origine e con basso impatto ambientale. Stiamo anche iniziando un processo che ci permetterà di utilizzare plastica riciclata per il confezionamento dei nostri prodotti”.
Quali sono i vostri obiettivi futuri? “Siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti da offrire ai nostri clienti. Per quel che riguarda i gelati, stiamo studiando la possibilità di commercializzare vaschette più piccole e, da qui alla fine dell’anno, lanceremo nuovi gusti. Sempre entro la fine dell’anno, avremo in produzione un nuovo formaggio di latte vaccino a tutto pasto. Si chiamerà “Il Formaggione”. Poi manderemo in commercio con il nostro marchio anche uova da allevamenti romagnoli. Ci saranno anche altre cose che metteremo sul mercato ma direi che queste sono le più importanti”.
Flavio Semprini è un giornalista professionista free-lance. Scrive di sport, enogastronomia, edilizia e turismo e si occupa di uffici stampa e comunicazione per aziende, associazioni ed enti sia pubblici che privati. Ha scritto diversi libri, alcuni sulla cucina romagnola, utilizzando per questi ultimi il doppio pseudonimo di Luigi Gorzelli/Paolo Castini.